Vita Nova Anima Mente Corpo: genesi di un progetto ovvero il nome, il logo e qualche altra curiosità

Dall’idea iniziale alla realizzazione di un progetto, qualunque esso sia, vi sono dei passaggi intermedi che definiscono e descrivono in modo dettagliato la finalità del progetto in questione.

Nel momento in cui ho deciso di dare inizio ad una nuova avventura professionale di coaching dedicato alle donne anche io ho dovuto occuparmi di dare un vestito al nuovo progetto, ho cercato di fare del mio meglio per fornirgli il miglior taglio sartoriale ed è così che è nato VITA NOVA Anima Mente Corpo.

Per sapere cos’è e come può esserti utile trovi tutte le info qui.

Oggi, però, voglio raccontarti di come ho trovato il nome e scelto il logo diciamo che proseguendo con la metafora del vestito, possiamo considerarli come degli accessori e sai meglio di me quanto sia importante saperli abbinare nel migliore dei modi per ottenere il giusto outfit. 

Ed eccoti la storia   

Il nome

Le idee erano chiare, la struttura del sito con tutti i testi di presentazione pronta, mancava solo un piccolo ma fondamentale dettaglio: quale nome dare al progetto di consulenza e formazione dedicato alle donne che avevo in mente di realizzare?

Per un paio di giorni su di un notes formato tascabile avevo scarabocchiato e subito scartato diverse opzioni ed ero a corto di idee, poi l’illuminazione. Proprio quando pensi che le hai pensate tutte e che la riserva di fantasia che il buon dio ti ha concesso è oramai esaurita, accade: una domenica di inizio aprile me ne stavo seduta di fronte al panorama più bello della città, con l’essenza dei pini portata dal vento, il sole tiepido a scaldarmi, il vocio di scolaresche frammisto a stralci di conversazioni in lingue forestiere e l’odore goloso di focaccia, sorbendo un caffè ecco che mi appare, come una visione religiosa, il nome giusto, quello perfetto, quello che tutti i pezzi vanno al proprio posto ed il puzzle è terminato.

Rinascere, nuova vita, Vita nova, Dante.

Pressappoco il processo mentale è stato questo.

Racconto spesso la passione che ho per Dante e per la sua Vita Nova dove il sommo descrive il dolore insopprimibile per la perdita di Beatrice che però riesce a superare quando comprende che ci deve essere una ragione a tanta sofferenza e allora trova la forza di attraversarlo questo buco nero, smettendo di alimentarlo per aprirsi a ciò che ha da insegnargli.

E non è questo al quale siamo chiamati anche noi quando davanti alla nostra strada troviamo un ostacolo, una relazione che non funziona, un lavoro che non ci piace, una perdita da accettare, un’abitudine da modificare? Guardare in faccia il disagio per trovare il coraggio di andare oltre, di vivere una vita rinnovata, una vita che sia appagata e appagante nel corpo, nella mente e nell’anima. Una Vita Nova anima mente corpo, appunto.

 

Logo

Il logo è un simbolo, deve rappresentare in modo immediato un’idea, un pensiero, potremmo dire il carattere che sta dietro ad un progetto.

Per me era importante scegliere un simbolo che racchiudesse il senso di rinascita, collegato alla natura, alle nostre radici tradizionali, che parlasse anche di forza e di mistero, della potenza intrinseca che ha il Femminile.

E ho scelto l’uroboro (o ouroboro) che rappresenta tutto questo: rinascita, forza, potenza, mistero della vita, ciclicità ed anche immortalità. Cielo e terra, spirito e materia non divisi ma aspetti differenti di ciò che siamo da integrare e portare a piena fioritura entrambi, in armonia.

E sì, l’uroboro è un serpente, quello che ho scelto è la variante in cui ci sono due serpenti stilizzati che si intrecciano a formare l’infinito. Lo ha realizzato per me una cara amica, grafica che vive e lavora a Londra.

Per i più dubbiosi riguardo al serpente (simbolo e animale), se questa brevissima descrizione non li ha convinti vorrei ricordare che il caduceo, quello che tiene in mano il dio Hermes e che poi, guarda caso, rappresenta l’arte medica e se proprio vogliamo continuare anche il DNA è sempre la rappresentazione grafica di due serpenti che s’intersecano formando una spirale ascendente.

Curiosità 1. Nel libro e poi nel film La storia infinita il talismano Auryn è un uroboro.

Curiosità 2. La figura geometrica del cerchio è rappresentato nella simbologia antica da un uroboro.

Curiosità 3. Rappresentato in due colori l’uroboro simboleggia la danza continua degli opposti: yin e yang, femminile e maschile, notte e giorno, tenebre e luce.

Il colore è anche un aspetto importante, ho scelto l’arancione perché è quello dell’energia, della creatività, ed è composto dal rosso che è vita, passione e dal giallo che è il colore del sole, della vitalità. L’arancione è il colore dell’ottimismo, delle vesti dei sadhu indiani, simboleggia la saggezza e la ricerca della vera luce oltre l’abbagliante richiamo dell’effimero illusorio mondo del divenire. 

logo Vita Nova Anima Mente Corpo

Spero che questa storia ti sia piaciuta e che ti abbia fornito ulteriori elementi per conoscerci meglio.

 

 

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